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Dipartimento di Salute Mentale

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Dipartimento di Salute Mentale

Dipartimento di Salute Mentale

Il Dipartimento Salute Mentale (D.S.M.) è un dipartimento strutturale a direzione unica. È una macrostruttura complessa con autonomia gestionale e tecnico organizzativa ed ha valenza di soggetto negoziale con la Direzione Aziendale. Esso costituisce il sistema integrato di relazioni interdisciplinari, di strutture, di presidi, di operatori e di referenti territoriali e sociali che, nell'ambito della ASL, programma, promuove, attua, coordina e verifica le attività di prevenzione,cura,riabilitazione e reinserimento sociale dei fruitori dei servizi, al fine di assicurare la tutela della salute mentale della popolazione nell’intero ciclo di vita.
Comprende i settori: Salute Mentale Adulti, Salute mentale in età evolutiva e Psicologia Clinica.
La vision del D.S.M. è promuovere la salute mentale come “uno stato di benessere in cui ogni individuo possa realizzare il suo potenziale, affrontare il normale stress della vita, lavorare in
maniera produttiva e fruttuosa e apportare un contributo alla propria comunità” (W.H.O. 2014)

La mission del Dipartimento assistenziale per la Salute Mentale è garantire:

  • continuità delle cure, personalizzazione del progetto terapeutico per tutti i pazienti ed in particolare per quelli con elevati bisogni clinici e riabilitativi, percorsi di cura a differente intensità assistenziale;
  • servizi flessibili, orientati sui bisogni e sulle persone, “recovery-oriented” e organizzati in équipe multidisciplinari;
  • implementazione, coordinamento e monitoraggio dei PDTA per i disturbi mentali.

Il Dipartimento attua politiche ed azioni che mirano a:

  • promuovere la salute mentale come aspetto della salute generale;
  • garantire la realizzazione di progetti di cura centrati sui bisogni delle persone;
  • tutelare i diritti delle persone sofferenti per disturbo psichico attraverso la promozione di un pieno inserimento sociale e lavorativo, utilizzando tutte le possibili forme ed iniziative disponibili sul territorio;
  • garantire il libero accesso ai servizi offerti agendo per eliminare ogni forma di stigma nei confronti dei portatori di disturbi psicopatologici;
  • implementare l’approccio multidisciplinare e interdisciplinare ad ogni livello della rete dei servizi dipartimentali e l’integrazione con gli altri servizi sanitari e sociali aziendali ed extraaziendali, per favorire una risposta ai bisogni tempestiva e completa;
  • aggiornare costantemente la formazione dei propri operatori secondo i principi dell’EBM e del EBN, in accordo con il progresso delle conoscenze scientifiche;
  • agire promuovendo cambiamenti positivi nei determinanti sociali della salute mentale (demografici, economici, vicinato ambientali, sociali e culturali).

Al fine di garantire la prevenzione, cura e riabilitazione del disagio psichico, nell’ambito territoriale dell’Azienda, il D.S.M. assicura quanto previsto dal D.P.C.M. 12 Gennaio 2017 (Definizione e
aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502).

Utenti ad alta intensità assistenziale:

In salute mentale lo sviluppo di percorsi di cura è ancora più necessario che in altre aree della medicina in quanto la variabilità dei trattamenti, fermo restando la personalizzazione degli stessi,
risulta molto pronunciata. L’intensità assistenziale non è determinata meramente dalla diagnosi ma dal grado di gravità manifestato e dalle risorse necessarie per raggiungere il più alto grado di recovery personale dell’utente.

Il D.S.M. propone e realizza le azioni, riportate di seguito, per la gestione degli utenti ad alta intensità assistenziale:

  • facilita l’accessibilità alle strutture del DSM dei cittadini, in particolare dei giovani, con disturbi psichici e stati mentali a rischio, al fine di favorire una valutazione ed un trattamento tempestivi ed il più precoci possibili;
  • la presa in carico dell’utente con disturbo mentale grave e dei suoi familiari avviene con l’elaborazione del Progetto Terapeutico Riabilitativo Personalizzato (PTRP) individuando il case manager e le figure professionali che comporranno l’equipe multidisciplinare che gestirà il percorso di cura dell’utente, in applicazione dei percorsi diagnostico terapeutico assistenziali implementati per lo specifico disturbo;
  • il lavoro di rete costituisce un metodo di essenziale importanza, anche utilizzando strumenti di esplorazione delle reti sociali informali (naturali) e formali (servizi), nell’ambito della presa in carico del paziente complesso e dell’integrazione dei trattamenti;
  • l’equipe multidisciplinare effettua una completa valutazione multi professionale dei problemi clinici e psicologici, familiari e sociali;
  • la realizzazione del PTRP non è confinata agli spazi del D.S.M., ma si predilige massimamente la possibilità di offrire percorsi di cura nei luoghi di vita, di formazione, di lavoro e in ogni altro ambito o contesto sociale che permetta l’inserimento degli utenti;
  • a tutti gli utenti inseriti in PTRP sono erogati interventi terapeutici e riabilitativi di supporto al lavoro e allo studio, basati sulle evidenze;
  • a tutti gli utenti è assicurato il monitoraggio e la sicurezza dei trattamenti psicofarmacologici in ogni fase della cura;
  • nella fase di mantenimento e promozione del recupero psicosociale i pazienti con disturbo mentale ricevono all’interno del DSM un trattamento continuativo, di natura multidisciplinare.

Il D.S.M. ha elaborato, per garantire tutto quanto sopra, il percorso assistenziale per utenti con disturbi dello spettro schizofrenico approvato con la delibera aziendale 552/2022 “Presa d'atto ed approvazione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) per i disturbi dello spettro schizofrenico”.

Esordi psicopatologici:

È fondamentale dedicare particolare attenzione all’intercettazione delle persone al loro esordio psicopatologico o, ancora meglio, nelle fasi prodromiche dello stesso. Il D.S.M. si è dotato del PDTA per gli esordi psicotici, approvato con la Delibera aziendale 551/2022 “Presa d'atto ed approvazione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) per gli esordi psicotici”, per fornire modelli omogenei di presa in carico precoce per i propri cittadini.

Disturbi del Comportamento Alimentare:

Il D.S.M. si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione degli utenti affetti da disturbi del comportamento alimentare. Il D.S.M. promuove attività di informazione e prevenzione primaria nella comunità. Presso gli “Sportelli DCA”, organizzati all’interno del dipartimento stesso, i cittadini possono rivolgersi liberamente per ricevere informazioni sui DCA e/o una preliminare valutazione della loro condizione ed essere avviati a valutazioni e percorsi successivi specifici, nel caso di sussistenza di una condizione clinica significativa. La presa in carico e la gestione di utenti con DCA prevede l’elaborazione del PTRP multidisciplinare in cui si effettua la valutazione globale dei bisogni di cura e gli interventi per affrontarli. Il DSM garantisce gli interventi territoriali, semiresidenziali e residenziali. Si intende realizzare un polo unico specialistico che comprende una struttura residenziale con 6 posti letto, un centro diurno con 10 posti letto ed ambulatori dedicati di alta specializzazione.

Disturbi ad alta incidenza e prevalenza:

Il D.S.M. utilizza la metodica dell’assunzione in cura per trattare i disturbi ad alta incidenza e prevalenza come disturbi dello spettro ansioso, le distimie, le sindromi da disadattamento. Il modello dell’assunzione in cura è rivolto a questi utenti che hanno bisogno di interventi specialistici ma non di interventi complessi e multiprofessionali.

Utenti autori di reato:

In applicazione della normativa vigente il D.S.M. elabora progetti terapeutici e di presa in carico per i propri utenti autori di reato. Mantiene costanti rapporti con l’autorità giudiziaria, con i tribunali e con tutti gli enti coinvolti nella cura e nella gestione delle misure di sicurezza di ogni tipo secondo il principio della massima collaborazione e del rispetto del ruolo e dell’autonomia di ognuno degli enti coinvolti nella gestione dei cittadini affetti da disagio mentale ed autori di reato.

Emergenza psichiatrica:

In ottemperanza a tutte le normative che nel tempo hanno disciplinato la gestione degli interventi in emergenza in caso di acuzie per problemi psicopatologici, il D.S.M. garantisce consulenze specialistiche di secondo livello per tutti i cittadini adulti attraverso le proprie articolazioni, durante il loro orario di apertura, ai pronto soccorso aziendali ed anche ai reparti dei presidi ospedalieri. Il
SPDC garantisce la consulenza specialistica, anche finalizzata all’eventuale ricovero, nell’arco delle 24h e nei giorni diurni e festivi. È stato stipulato idoneo protocollo, come previsto dalle normative, con le articolazioni aziendali coinvolte nella gestione dell’emergenza.
Integrazione Socio-Sanitaria:
Tutte le prestazioni erogate dal D.S.M. sono, per definizione (D.P.C.M. 29 novembre 2001, D.P.C.M. 12 gennaio 2017), prestazioni ad alta integrazione socio-sanitaria a prevalenza sanitaria o sociale.
L’implementazione dei PTRP prevede la valutazione ed approvazione in seno alla Commissione di Valutazione Integrata (U.V.I.), organo distrettuale a cui partecipano tutti gli attori chiamati a realizzare il progetto terapeutico definito per l’utente. L’elaborazione del progetto terapeutico in commissione UVI non è affatto intesa come la mera compartecipazione della spesa ma, piuttosto, come lo spazio dove porre in sinergia tutte le risorse che possono concorrere al processo di recovery dell’utente anche in funzione di nuovi modelli assistenziali.

Attività di riabilitazione del DSM:

La riabilitazione psichiatrica costituisce parte fondante dei programmi terapeutici del DSM. I percorsi riabilitativi possono essere realizzati all’interno del D.S.M. e/o avvalendosi di strutture del privato sociale. Sono programmati 80 posti letto residenziali (Strutture Residenziali) e 151 posti letto per attività semiresidenziali (Centri Diurni) a gestione diretta. Essi sono gestiti con un coordinamento funzionale dipartimentale. Le strutture residenziali (SR) del D.S.M. sono considerate, in termini funzionali, come un unico service aziendale per la gestione della disponibilità dei posti letto, con una lista d’attesa unica coordinata dal Direttore del D.S.M. o da un suo delegato.
La continuità terapeutica è un indice di qualità dell’intervento che questo Dipartimento assicura richiedendo che i PTRP di ogni utente siano sottoposti a verifica costante per la valutazione dei risultati raggiunti e per mantenere un livello di appropriatezza più alto possibile. La verifica prevede visite dell’équipe presso la sede di realizzazione del PTRP. 
La gestione delle stesse e l’organizzazione dei modelli operativi è affidata al personale del Dipartimento.
I Centri Diurni del D.S.M. forniscono interventi riabilitativi di tipo semiresidenziale.Il panorama delle attività offerte è molto variegato in funzione della formazione e delle attitudini degli operatori dedicati. 
Le attività riabilitative sono sostenute da tecniche ed interventi basati sull’evidenza scientifica.
Salute mentale dell’età evolutiva:

Il D.S.M. tutela con azioni di prevenzione e cura la salute mentale in età evolutiva e garantisce la transizione e la continuità della cura nella fase adulta, e si occupa:

  • della prevenzione, diagnosi, e cura delle patologie neurologiche, dei disturbi dello sviluppo affettivo e relazionale, delle patologie della sfera cognitiva e dei disturbi neuropsicologici;
  • della presa in carico terapeutica e riabilitativa dei soggetti in età evolutiva con la redazione del programma terapeutico;
  • della valutazione del bisogno riabilitativo e definizione del progetto di presa in carico globale individualizzato della persona con programmi terapeutici abilitativi, riabilitativi e socioriabilitativi, attuazione, monitoraggio degli interventi e valutazione dei risultati, in raccordo con le altre articolazioni aziendali;
  • dell’integrazione scolastica degli alunni disabili ai sensi della normativa vigente (Diagnosi Funzionale, Profilo Dinamico Funzionale, PEI, partecipazione ai GLH);
  • della partecipazione alla Valutazione Integrata per l'accesso ai servizi sociosanitari, e per l'elaborazione del PAI (Piano Assistenziale Individuale);
  • della formazione e informazione alla famiglia e all'ambiente sociale del minore per una efficace gestione delle sue problematiche;
  • dell’integrazione operativa con le U.O.C.SM e le altre articolazioni aziendali distrettuali per l’età adulta per garantire la transizione e la continuità dei percorsi assistenziali, al compimento del 18° anno di età dei soggetti con disturbi psichiatrici e disabilità neuropsichiatriche dei Disturbi dello spettro dell’Autismo (DSA).

Il DSM, essendo un dipartimento strutturale, negozia il budget con la Direzione Strategica per poter garantire l’erogazione delle prestazioni previste dai LEA. Per la gestione del budget, quindi, è svolta un’intensa attività di programmazione e monitoraggio della spesa. 
Il DSM si è dotato di alcuni sistemi di controllo per verificare l’acquisto delle prestazioni dal privato sociale in quanto l’acquisizione delle prestazioni per la realizzazione del PTRP avviene con contratti stipulati per singolo utente.
Tutta l’utenza del DSM è registrata in una piattaforma informatica. Il sistema garantisce la produzione dei flussi informativi, verso la Regione, per il Sistema Informativo Salute Mentale (SISM)