U.O.S.D. Mobilità Sanitaria Internazionale ed Immigrati
U.O.S.D. Mobilità Sanitaria Internazionale ed Immigrati
Responsabile
Sede: Via S. Allende,12 - Castellammare di Stabia
Recapito telefonico: 08118433416 - 08118433419
E-Mail: mobilitasanitariainternazionale@aslnapoli3sud.it
Pec: mobilitasanitariainternazionale@pec.aslnapoli3sud.it
La U.O.S.D. Mobilità Sanitaria Internazionale è una Struttura a carattere gestionale afferente al Dipartimento Attività Sanitarie della Direzione Sanitaria Aziendale.
Le attività svolte riguardano l’intero spettro, multiforme e complesso, della assistenza sanitaria degli stranieri e dei cittadini comunitaria in Italia e dei cittadini italiani all’estero e in U.E.: le cure programmate di altissima specializzazione, le cure urgenti, l’assistenza ai pensionati e ai lavoratori, agli stranieri temporaneamente presenti e agli europei non iscritti, ai richiedenti asilo e protezione internazionale.
La cornice legislativa di riferimento è data dai Regolamenti e dalle Direttive comunitarie e dagli Accordi e Convenzioni bilaterali.
La Direttiva 24/2011/UE fissa le regole in base alle quali i cittadini della UE possono beneficiare della assistenza sanitaria in un Paese Europeo diverso dal Paese di Residenza, e rappresenta uno strumento innovativo che affianca ed integra la tradizionale disciplina dei Regolamenti di sicurezza sociale. Sebbene solitamente si accede ai servizi sanitari nei luoghi in cui si vive, attualmente si registra un sempre più diffuso bisogno di poter accedere alle cure anche quando ci si trova, per i più svariati motivi, al di fuori di tale perimetro geografico anche per il solo fatto di aver deciso liberamente di curarsi in un luogo diverso da quello di residenza.
La direttiva 2011/24/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 2011, cristallizza molti anni di giurisprudenza in materia di diritti dei pazienti, i cui punti di maggiore interesse per i cittadini sono così riassunti:
- nel caso in cui un paziente abbia diritto ad una cura nello Stato di residenza gli compete il rimborso della prestazione effettuata in un altro Stato;
- la quantificazione del rimborso è pari al costo del trattamento nello Stato di residenza;
- per alcuni trattamenti (cure che comportano il ricovero, cure di altissima specializzazione e dai costi molto alti), gli Stati nei loro trattati e Accordi possono prevedere che il paziente richieda un’autorizzazione preventiva;
- l’autorizzazione non può essere rifiutata se la cura in questione non può essere prestata nel luogo di residenza entro un termine giustificabile dal punto di vista clinico.
Il D.Lgs. n. 38 del 2014, di recepimento della direttiva europea, e i successivi provvedimenti hanno affiancato ed integrato le norme già esistenti in materia di coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale di cui ai regolamenti CE, al tempo stesso specificandone, per ciò che attiene l’assistenza sanitaria, le forme di cura fruibili sia in forma diretta che indiretta.
Il quadro normativo codifica i diritti all’assistenza sanitaria all’estero e discende direttamente dalle disposizioni sulla libera circolazione del Trattato Europeo. Concerne il sistema di regole in base alle quali i cittadini UE ed extra UE possono beneficiare dei servizi sanitari in un Paese Europeo diverso dal Paese di residenza in base alla mobilità sanitaria internazionale e/o transfrontaliera (Cross border Health Care, CBHC). Viene riconosciuto e tutelato il diritto alla libera circolazione e alla scelta del luogo e delle modalità di cura di ciascun cittadino.
L’accesso alle cure, il soddisfacimento dei bisogni della persona in ambito sanitario, rappresentano l’evidente opzione, anche a livello europeo, di “un modello sociale” di welfare basato sul pilastro comune della tutela della salute per tutti i cittadini attraverso un efficace intervento pubblico sotto il profilo economico, etico e sociale.
La UOSD Mobilità Sanitaria Internazionale e Immigrati si pone in tale contesto quale punto di riferimento per tutti i cittadini del territorio della ASL Napoli 3 Sud.
PagoPA
