PP 08 - Prevenzione del rischio cancerogeno professionale, delle patologie professionali -scheletrico e del rischio stress correlato al lavoro

PP 08 - Prevenzione del rischio cancerogeno professionale, delle patologie professionali, muscolo - scheletrico e del rischio stress correlato al lavoro

Briciole di pane

PP 08 - Prevenzione del rischio cancerogeno professionale, delle patologie professionali muscolo-scheletrico e del rischio stress correlato al lavoro

''L'ASL Napoli 3 Sud promuove l'attuazione del programma Prevenzione del rischio cancerogeno professionale, delle patologie professionali dell'apparato muscolo-scheletro e del rischio stress correlato al lavoro, in grado di organizzare sinergicamente sia strategie di assistenza e supporto alle imprese e agli operatori della prevenzione del territorio che attività di monitoraggio e vigilanza.

Referente della Linea PP08 dott.ssa Eliana Elia
Referente sub-linea prevenzione del rischio cancerogeno professionale dott.ssa Eliana Elia
Referente sub-linea prevenzione delle patologie professionali dell'apparato muscolo-scheletrico dott.ssa Mariarosaria Muoio
Referente sub-linea rischio stress correlato al lavoro dott. Andrea Durante.''

Linea Programmatica Cancerogeni Professionali - PP08

Piano Regionale di Prevenzione 2020 - 2025

Linea Programmatica Cancerogeni Professionali - PP08 

Le polveri di legno duro sono state individuate dalla Regione Campania come uno dei settori strategici per l’applicazione di tali PMP.

Attraverso una checklist validata e specifica per le polveri di legno duro che verrà consegnata alle aziende del settore del legno del nostro territorio, la Regione,  insieme alle ASL, pone le basi per affrontare gli obiettivi di intersettorialità, formazione, comunicazione ed equità proprie dei Livelli Essenziali di Assistenza. 

Convegno Piano Mirato di Prevenzione

Il PMP (Piano Mirato di Prevenzione) è un approccio specifico alla prevenzione in ambito sanitario e della sicurezza sul lavoro, progettato per affrontare rischi e problemi particolari in determinati contesti o settori in modo più attivo ed identificandosi con i Livelli Essenziali di Assistenza. È una strategia più mirata rispetto ai piani generali di prevenzione, focalizzandosi su problemi identificati attraverso analisi dei dati e valutazioni dei rischi, capace di coinvolgere, nello stesso tempo, vigilanza ed assistenza.

Linea Programmatica Stress-Lavoro Correlato ed altri rischi psico-sociali

Lo stress lavoro-correlato (SLC) rappresenta un problema di salute dovuto al lavoro che si è accentuato in questi anni per i notevoli cambianti dell’organizzazione del lavoro e dell’andamento del mercato del lavoro, con evidenti ripercussioni anche al livello di produttività delle aziende e al livello economico. Collegato a questo tema è sempre più necessario inquadrare nell’ambito delle attività di prevenzione dei rischi psicosociali le molestie, violenze, aggressioni nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento alla sanità. Il Programma intende contribuire all’accrescimento ed al miglioramento complessivo del sistema di gestione dei cosiddetti rischi psicosociali, attraverso un piano di monitoraggio sullo stato di attuazione delle indicazioni normative e tecniche, definizione di standard per gli interventi formativi e la realizzazione di azioni mirate di prevenzione. Lo sviluppo del programma prevede: la verifica dell’efficacia dell’applicazione dell’obbligo di valutazione dello SLC a livello regionale attraverso il monitoraggio delle attività di vigilanza da parte dei Servizi delle ASL; l’empowerment, attraverso un’attività di informazione/formazione specifica, nell’ottica di un miglioramento continuo dell’approccio alla valutazione e gestione di tale rischio, del personale dei servizi delle ASL e delle figure aziendali del sistema di prevenzione, in particolare del Rappresentante di Lavoratori per la Sicurezza; la produzione di un report nazionale e regionale; la diffusione di materiale informativo/divulgativo per le aziende; la realizzazione di iniziative informative/formative nei confronti di aziende, associazioni, figure aziendali della prevenzione, sindacati, consulenti, etc; la sottoscrizione di accordi intersettoriali con le parti Sociali, gestiti all’interno del Comitato ex art. 7 del D.Lgs 81/2008.

Linea programmatica patologie professionali muscolo-scheletriche

 Le patologie professionali dell’apparato muscolo scheletrico (MSK), per lo più connesse a condizioni di sovraccarico biomeccanico lavorativo, rappresentano, secondo i dati INAIL, la maggioranza assoluta delle patologie professionali denunciate e riconosciute in Italia (nel 2016, le patologie MSK, inclusive della STC, classificata tra le patologie del sistema nervoso rappresentavano circa il 75% di tutte le patologie professionali denunciate e il 78% di quelle riconosciute; nel 2018, in base ai dati INAIL si stima che le stesse patologie MSK abbiano rappresentato quasi l’80% delle patologie professionali denunciate). Tuttavia, numerose informazioni di contesto fanno ritenere che molte di queste patologie lavorative non siano oggetto di specifica notifica/denuncia agli organi della P.A. La crescente diffusione di queste patologie, sicuramente meno gravi rispetto ai tumori professionali, e la loro presunta sottonotifica, sono alla base del presente piano in piena continuità con le azioni già previste in una specifica linea di attività del PNP 2014-2018 (prorogato al 2019), che ha consentito già la realizzazione di attività significative in tale direzione, tra le quali: creazione di un gruppo nazionale interistituzionale di coordinamento e supporto tecnico-scientifico della linea di lavoro; messa a punto e diffusione di linee di indirizzo per la valutazione e gestione del rischio rispettivamente da Movimentazione Manuale dei Carichi e da Sovraccarico Biomeccanico degli arti superiori, approvati dal Coordinamento Interregionale Area Prevenzione e Sanità Pubblica; messa a punto di programmi di formazione/aggiornamento degli operatori ASL; messa a punto di procedure e specifiche schede di lavoro per un modello partecipato di intervento proprio del piano mirato, basato su aspetti di condivisione tra attori coinvolti, su attività promozionali di assistenza alle imprese e, solo in seconda battuta, su interventi di vigilanza vera e propria; messa a punto, seppur ancora in corso, di altri documenti di indirizzo (es. sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a condizioni di sovraccarico biomeccanico, valutazione del rischio da movimentazione dei malati non autosufficienti).

Piano Mirato di Prevenzione delle Malattie Muscolo Scheletriche nella logistica

Il PMP prevede il seguente percorso metodologico:
• progettazione condivisa dell’intervento in loco e individuazione di indicatori per la verifica dell’efficacia dell’azione;
• individuazione del settore delle Aziende da coinvolgere nel PMP e informazione su obiettivi, modalità e strumenti di supporto caratterizzanti l’intervento;
• formazione del personale AA.SS.LL.;
• formazione e informazione alle varie figure aziendali su metodologie e strumenti tecnici, buone prassi organizzative e accordi di contesto utili al miglioramento delle performance in ottica gestionale;
• monitoraggio/controllo durante il periodo dell’intervento;
• verifica dell’efficacia dell’intervento di prevenzione;
• piano di comunicazione e condivisione dei risultati.