Caregiver

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Briciole di pane

Caregiver

Il Caregiver (letteralmente "chi dà assistenza")

 

Ci sono quattro tipologie di persone in questo mondo:
quelli che sono stati Caregiver,
quelli che attualmente sono Caregiver,
quelli che saranno Caregiver e infine 
quelli che avranno bisogno di un Caregiver.

Rosalynn Carter

La figura del caregiver familiare individua la persona responsabile di un altro soggetto dipendente, anche disabile, di cui si prende cura in un ambito domestico. Si tratta del/la responsabile che organizza e definisce l'assistenza di cui necessita una persona, anche congiunta; in genere è un familiare di riferimento.

Si distingue dal caregiver professionale (o badante), rappresentato da un assistente familiare che accudisce la persona non-autosufficiente, sotto la verifica, diretta o indiretta, di un familiare.

L'art. 1, comma 255, della legge 30 dicembre 2017, n. 205, definisce caregiver familiare la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell'altra parte dell'unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado ovvero, nei soli casi indicati dall'articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di se', sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata, o sia titolare di indennità di accompagnamento;  

Assistere a domicilio una persona affetta da demenza può mettere a dura prova il caregiver, sia esso un familiare, un parente, un amico. Il “peso” della cura (burden) può portare a disturbi fisici, psicologici e di altra natura. 

La Caregiver Burden Inventory CBI è uno strumento di valutazione del carico assistenziale, in grado di analizzarne l’aspetto multidimensionale, elaborato per i caregiver di pazienti affetti da malattia di Alzheimer e demenze correlate. E’ uno strumento self-report, compilato dal caregiver principale, ossia il familiare o l’operatore che maggiormente sostiene il carico dell’assistenza al malato.

Al caregiver è richiesto di rispondere barrando la casella che più si avvicina alla sua condizione o impressione personale. E’ uno strumento di rapida compilazione e di semplice comprensione.  
Suddivisa in 5 sezioni, consente di valutare fattori diversi dello stress: carico oggettivo, carico psicologico, carico fisico, carico sociale, carico emotivo. 
1 - il burden dipendente dal tempo richiesto dall’assistenza (item 1-5), che descrive il carico associato alla restrizione di tempo per il caregiver; 
2 - il burden evolutivo (item 6-10), inteso come la percezione del caregiver di sentirsi tagliato fuori, rispetto alle aspettative e alle opportunità dei propri coetanei; 
3 - il burden fisico (item 11-14), che descrive le sensazioni di fatica cronica e problemi di salute somatica; 
4 - il burden sociale (item 15-19), che descrive la percezione di un conflitto di ruolo; 
5 - il burden emotivo (item 20-24), che descrive i sentimenti verso il paziente, che possono essere indotti da comportamenti imprevedibili e bizzarri. 

 

RIFERIMENTI NORMATIVI
I.S.E.E.

Cos'è l'ISEE?
L'ISEE è un indicatore che misura la situazione economica di un nucleo familiare, tenendo conto del reddito, del patrimonio e della composizione del nucleo stesso. Viene utilizzato per stabilire il diritto ad accedere a prestazioni sociali agevolate, come borse di studio, bonus e agevolazioni fiscali.

Cosa si intende per nucleo familiare ai fini ISEE?
Il nucleo familiare ai fini ISEE comprende tutte le persone che risultano nello stesso stato di famiglia, ovvero che convivono abitualmente. Questo include coniugi, figli a carico e altri parenti conviventi. In alcuni casi, anche i figli non conviventi ma fiscalmente a carico possono essere inclusi.

Chi può fare l'ISEE?
Chiunque risieda in Italia e abbia bisogno di accedere a servizi o agevolazioni che richiedono l'ISEE può presentare la dichiarazione. Non è necessario avere un reddito minimo o massimo: l'ISEE serve proprio a determinare l'accesso ai benefici.

A cosa serve l'ISEE?
L'ISEE viene richiesto per accedere a numerosi servizi, tra cui:
Agevolazioni sulle tasse universitarie
Bonus per famiglie (come il Bonus Bebè o l'Assegno Unico)
Riduzioni su bollette di luce, gas e acqua
Accesso a servizi sociali, come il bonus psicologo, mense scolastiche e trasporti
Agevolazioni per la casa, come contributi sull'affitto
Per chiedere la nuova Carta della Cultura Giovani istituita dalla Legge di Bilancio 2023 in sostituzione del Bonus Cultura 18app.

Quali documenti servono per l’ISEE?
Per presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e ottenere l’ISEE, è necessario munirsi dei seguenti documenti:
Documento d’identità e codice fiscale di tutti i membri del nucleo familiare;
Certificazione dei redditi (Modello 730 o Redditi persone fisiche);
Estratti conto bancari e postali aggiornati;
Dati catastali degli immobili posseduti;
Contratto d’affitto (se in affitto);
Eventuali assegni di mantenimento percepiti o versati;
Titoli di Stato e alcuni prodotti finanziari (come i buoni postali) fino a 50.000€ sono esclusi dal calcolo ISEE.

Come si ottiene la certificazione ISEE?
Per ottenere l'ISEE, è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), un documento che raccoglie informazioni sul nucleo familiare, redditi e patrimoni. La DSU può essere presentata:
Presso un CAF (Centro di Assistenza Fiscale)
Online sul sito dell'INPS (solo il precompilato)
Tramite un commercialista
Come fare l'ISEE presso un CAF?
Recarsi presso un CAF è una delle modalità più comuni per ottenere l'ISEE. La DSU è strutturata in diverse sezioni, chiamate “moduli”. In ciascun modulo, è richiesto l’inserimento di determinate informazioni. Nella dichiarazione vengono indicati:
la composizione del nucleo familiare;
l'abitazione principale e il relativo contratto di affitto;
i dati anagrafici di ogni singolo componente del nucleo familiare;
il patrimonio mobiliare e immobiliare;
i redditi;
gli eventuali assegni percepiti;
il possesso di veicoli.
Il CAF ti assisterà nella compilazione della DSU e nell'invio all'INPS.

Come fare l'ISEE online?
Se preferisci gestire tutto da casa, dal 2020, l'INPS offre la possibilità di accedere all'ISEE precompilato. In questo tipo di ISEE i dati di cui l'INPS è già a conoscenza saranno automaticamente inseriti, ma è possibile modificarli se necessario.
Puoi fare l'ISEE precompilato online tramite il sito del portale unico ISEE:
accedi al portale unico ISEE con SPID, CIE o CNS, cliccando sulla voce "accedi" in alto a destra.
a questo punto ti troverai in una pagina di benvenuto. Scorrendo verso il basso troverai la voce "ISEE precompilato", come vedi nella schermata qui sotto. Clicca su "Inizia compilazione".
una volta accettato il consenso sulla privacy, inizierai la procedura di compilazione (come nella schermata qui sotto). L'interfaccia è molto intuitiva e ti guiderà passo dopo passo fino al completamento del processo.
invia la dichiarazione e attendi la certificazione.
Per eventuali problemi, è possibile parlare con un assistente virtuale, cliccando sull'icona blu della chat in basso a destra del portale unico dell'ISEE.

Validità e aggiornamento dell’ISEE per il 2025
L’ISEE ha validità fino al 31 dicembre dello stesso anno in cui viene richiesto. Tuttavia, se la situazione economica cambia (es. perdita del lavoro), puoi richiedere l’ISEE Corrente, che aggiorna i dati reddituali più recenti.

Simulazione del calcolo ISEE: come stimare il tuo valore
Se vuoi un’idea del tuo ISEE prima di presentare la domanda ufficiale, puoi usare il servizio di simulazione INPS qui. Una volta fatto l'accesso, ti troverai nella portale unico ISEE. Scorri verso il basso fino a trovare la voce "I simulatori del portale", dove troverai il box "ISEE ordinario". Clicca su "Fai una simulazione". A questo punto dovrai solamente inserire i dati richiesti e otterrai una stima del tuo indicatore.