Emergenza sanitaria 118
Emergenza sanitaria 118
- Responsabile: Dott. Salvatore Criscuolo
- Email: pocast.118@aslnapoli3sud.it
Il 118 è il numero unico per l'emergenza sanitaria territoriale adottato in misura via via crescente su tutto il territorio nazionale grazie al D.P.R. del 27/03/92. In questo modo lo Stato di fatto esprime per la prima volta la volontà di garantire l'emergenza sanitaria territoriale a livello nazionale che fino a quel momento era basata esclusivamente su iniziative di volontariato (CRI, Misericordie e Pubbliche Assistenze) In Regione Campania diventa effettivo dal mese di Agosto 2000. Facendo il numero unico 118 da qualsiasi zona della Campania, il cittadino ha la possibilità di contattare una Centrale Operativa competente per la sua zona, capace di attivare un soccorso di tipo sanitario.
La Centrale Operativa che gestisce il territorio dell'ASL è la NAPOLI-EST, con sede effettiva a Castellammare di Stabia. A questa centrale infatti, afferiscono le richieste di assistenza dei cittadini residenti da S.Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano etc... fino a Sorrento comprendendo anche l'isola di Capri e verso l'interno da Acerra, Casalnuovo, etc. fino a Nola e Roccaraionola. Con un utenza di circa 1,5 milioni di abitanti c.a. E' importante sottolineare che alla telefonata di soccorso non risponde un centralinista ma un infermiere professionale dell'area dell'emergenza sanitaria, che è tenuto a fare domande a cui bisogna rispondere senza impazienza e mantenendo la calma. Quante più informazioni si daranno, tanto più preciso ed efficace sarà il soccorso.
Il termine triage deriva dal verbo francese "trier" e significa scegliere, classificare e indica quindi il metodo di valutazione e selezione immediata usato per assegnare il grado di priorità per il trattamento quando si è in presenza di molti pazienti. L'applicazione del triage nel Pronto Soccorso è motivata dall'aumento progressivo degli utenti che vi afferiscono, soprattutto di casi non urgenti.
Tale metodo consente di razionalizzare i tempi di attesa in funzione delle necessità dei pazienti, utilizzando quale criterio di scelta le condizioni cliniche degli stessi e non il criterio dell'ordine di arrivo. A livello ospedaliero, la funzione di triage è attivata nelle unità operative di pronto soccorso-accettazione con oltre 25.000 accessi per anno e nei presidi che, pur essendo al di sotto dei 25.000 accessi, si trovano ad operare in condizioni di flussi periodicamente elevati ed irregolari (turismo stagionale, fiere, manifestazioni, ecc.).
Il triage è svolto da personale infermieristico esperto e specificatamente formato che, valutando i segni ed i sintomi del paziente, identifica le condizioni potenzialmente pericolose per la vita ed attribuisce un codice di gravità al fine di stabilire le priorità di accesso alla visita medica. L'infermiere, presente nella zona di accoglimento del pronto soccorso, opera sotto la supervisione del medico in servizio e secondo protocolli predefiniti e approvati dal responsabile del pronto soccorso o del dipartimento di emergenza-urgenza (D.E.A.). L'attivita' del triage si articola in: accoglienza: raccolta di dati, di eventuale documentazione medica, di informazioni da parte di familiari e/o soccorritori, rilevamento parametri vitali e registrazione; assegnazione codice di gravità: tali codici, in analogia con i criteri definiti dal decreto del Ministero della Sanità del 15 maggio 1992, articolati in quattro categorie ed identificati con colore sono:
- Codice rosso: molto critico, pericolo di vita, priorità massima, accesso immediato alle cure;
- Codice giallo: mediamente critico, presenza di rischio evolutivo, possibile pericolo di vita;
- Codice verde: poco critico, assenza di rischi evolutivi, prestazioni differibili;
- Codice bianco: non critico, pazienti non urgenti; gestione dell'attesa: i pazienti in attesa della visita medica possono variare (migliorare o peggiorare) le proprie condizioni cliniche, è quindi parte integrante dell'intero processo di triage la rivalutazione periodica della congruità dei codici colore assegnati.
E' bene utilizzare i servizi del Pronto Soccorso per problemi urgenti e non risolvibili dal medico di famiglia, dal pediatra di libera scelta o dai medici della continuità assistenziale (guardia medica).
Un corretto utilizzo delle strutture sanitarie evita disservizi per le strutture stesse e per gli altri utenti.
Il modello organizzativo del sistema dell'Emergenza sanitaria risulta articolato come segue: Sistema di allarme sanitario, dotato di numero telefonico di accesso breve ed universale "118", in collegamento con le Centrali Operative alle quali fanno capo tutte le richieste telefoniche di urgenza ed emergenza.
La centrale Operativa garantisce il coordinamento di tutti gli interventi nell'ambito territoriale di riferimento ed attiva la risposta ospedaliera 24 ore su 24.
Sistema territoriale di soccorso, costituito dai mezzi di soccorso distribuiti sul territorio: Ambulanza di soccorso di base e di trasporto, Ambulanza di soccorso avanzato, Centro mobile di rianimazione, Eliambulanze. Rete di servizi e presidi, rappresentata da: Punti di primo intervento, fissi o mobili, organizzati per esigenze stagionali in località turistiche ed in occasioni di manifestazioni di massa, sportive, religiose, culturali nei quali è possibile: effettuare il primo intervento medico in caso di problemi minori stabilizzare il paziente in fase critica attivare il trasporto protetto presso l'ospedale più idoneo Pronto Soccorso Ospedalieri, che assicurano gli accertamenti diagnostici e gli eventuali interventi necessari per la soluzione del problema clinico presentato, oppure, nei casi più complessi, garantiscono gli interventi necessari alla stabilizzazione del paziente e l'eventuale trasporto ad un ospedale in grado di fornire prestazioni specializzate, sotto il coordinamento della Centrale Operativa; Dipartimenti di Emergenza-Urgenza Accettazione (DEA) rappresentano un'aggregazione funzionale di unità operative, adottano un codice comune di comportamento assistenziale, assicurano una risposta rapida e completa. I DEA afferiscono a due livelli di complessità, in base alle Unità operative che li compongono: DEA di I livello e DEA di II livello.
Le Centrali Operative, per garantire un'efficace gestione del soccorso nel più breve tempo possibile, dispongono di mezzi adeguati ed il personale che vi opera è rappresentato da medici, infermieri professionali, autisti/soccorritori ed ove disponibile personale volontario/soccorritore, tutti, ai vari livelli, formati ed addestrati all'emergenza sanitaria.
Il Sistema 118 della Nostra Azienda è compostoo da: n. 20 ambulanze con equipaggio composto da medico, infermiere e autista soccorritore? n. 3 ambulanze con equipaggio composto da infermiere e autista soccorritore. Le tre postazioni non-medicalizzate sono distribuite, a rinforzo delle risporse già esistenti, in sedi in cui la richiesta di interventi sul territorio è più intensa sia per la più alta densità abitativa che per il particolare interesse turistico che induce grande afflusso di persone, in passato con connotazione stagionale, attualmente pressocchè costante nell'arco dell'anno. Dal 1° febbraio 2018 l'Asl Na 3 Sud è presente all'interno del Parco Archeologico di Pompei in base ad una convenzione tra la Nostra Azienda e la Direzione del Parco. Tale organizzazione ha lo scopo di assicurare il soccorso sanbitario immediato all'interno del sito archeologico e la sua esistenza è motivata dal fatto che l'area archeologica ha una estensione di 66 ettari e dalla difficoltà di soccorrere i pazienti, a volte distanti anche 1/1,5 km dai varchi di accesso tutti fattori che ritardano notevolmente i tempi di accesso.
Quando chiamare il 118:
in tutte quelle situazioni in cui ci può essere rischio per la vita o l'incolumità di qualcuno come nel caso di malori, infortuni, traumi, ustioni, avvelenamenti, incidenti (domestici, stradali, agricoli, industriali), annegamento.
Come chiamare il 118:
- comporre il numero telefonico 118;
- rispondere con calma alle domande poste dall'operatore;
- fornire il proprio recapito telefonico;
- spiegare l'accaduto (malore, incidente, etc.);
- indicare dove è accaduto (Comune, via, civico);
- indicare quante persone sono coinvolte;
- comunicare le condizioni della persona coinvolta: risponde, respira, sanguina, ha dolore?
- comunicare particolari situazioni: bambino piccolo, donna in gravidanza, persona con malattie conosciute (cardiopatie, asma, diabete, epilessia, etc.);
- Importante La conversazione va svolta con voce chiara e debbono essere fornite tutte le notizie richieste dall'operatore che ha il compito di analizzarle;
- a fine conversazione accertarsi che il ricevitore sia stato rimesso a posto;
- lasciare libero il telefono utilizzato per chiamare i soccorsi: si potrebbe essere contattati in qualsiasi momento dalla Centrale Operativa per ulteriori chiarimenti o istruzione.
In attesa dei soccorsi cosa fare:
- slacciare delicatamente gli indumenti stretti (cintura, cravatta) per agevolare la respirazione;
- coprire il paziente Incoraggiare e rassicurare il paziente;
- In caso di incidente, non ostacolare l'arrivo dei soccorsi e segnalare il pericolo ai passanti.
Cosa non fare:
- Non lasciarsi prendere dal panico.
- Non spostare la persona traumatizzata.
- Non somministrare cibi o bevande.
- Non fare assumere farmaci.
Importante non occupare mai la linea del numero telefonico utilizzato per chiamare i soccorsi: si potrebbe essere contattati in qualsiasi momento dalla Centrale Operativa per ulteriori chiarimenti o istruzioni
Quando non chiamare il 118:
per servizi non urgenti, ricoveri programmati, dimissioni ospedaliere, trasferimenti intraospedalieri Per consulenze medico-specialistiche Per informazioni di natura socio-sanitaria: orari servizi, prenotazioni di visite o indagini diagnostiche.